Cistite ricorrente scarsa secrezione di antigeni protettivi

Cistite ricorrente scarsa secrezione di antigeni protettivi cosa determina

Solitamente le donne che hanno avuto infezioni acute tendono a sviluppare episodi di cistite ricorrente o cronica, in particolare una maggiore incidenza si viene a registrare soprattutto nei soggetti che hanno una scarsa secrezione di antigeni protettivi nei fluidi corporei. Per scongiurare l’insorgenza di reinfezioni che coinvolgono l’apparato urinario il medico prescrive una terapia prolungata che prevede la somministrazione di piccole dosi di antibiotici da associare con delle sostanze che hanno lo scopo di proteggere la mucosa vescicale. In genere l’instaurarsi della cistite ricorrente si deve alla prima manifestazione dell’infezione urinaria di natura batterica, che a sua volta può dipendere da un deficit di tipo primario che interessa il rivestimento uroteliale. Nei soggetti più suscettibili ad episodi di cistite la barriera della mucosa perde la sua integrità in quanto la presenza dei GAGs, ossia del glucosamminoglicano che ricopre lo strato mucinoso, viene alterato. Per maggiori informazioni si rimanda alla lettura dell’articolo Cistite cause: la proliferazione di patogeni

Lo strato mucinoso GAGs

cistite ricorrente scarsa secrezione di antigeni protettivi
cistite ricorrente scarsa secrezione di antigeni protettivi

Lo strato mucinoso formato da GAGs oltre a fare da barriera fisica attiva anche una funzione di antiaderenza  che funge così da difesa contro le infezioni e gli agenti irritanti, quindi  eventuali alterazioni nella barriera mucinosa dei GAGs, causa il danneggiamento della parete vescicale sottostante  scatenando così un processo infiammatorio di natura neurogena cronica. A causa di questa alterazione le sostanze tossiche ed i batteri possono entrare in contatto con l’urotelio che in quanto sprovvisto di arme di difesa provoca episodi di neuropeptidi ossia di processi di proinfiammazione: il rilasciamento di neuropeptidi provoca infatti delle alterazioni nella fase di minzione, in  quanto vengono meno le regolari contrazioni dei muscoli lisci vescicali, a causa della cronica stimolazione dei tessuti suburoteliali si manifesta un’eccessiva sensibilità della vescica che provoca una sensazione di dolore acuta. Altre notizie si trovano su Uretrocistite cause e diagnosi.