Cistite eosinofila: cosa indica

Cistite eosinofila

In ambito medico vengono distinti diversi tipi di cistite tra cui la forma eosinofila, considerata dalla maggior parte dei medici come un sottotipo della cistite interstiziale, si tratta comunque di una rara forma di infezione delle vie urinarie dovuta all’infiltrazione della parete della vescica da parte degli eosinofili, ovvero quel gruppo di globuli bianchi specializzati che vengono coinvolti nel corso delle reazioni allergiche e nella difesa contro le infestazioni di tipo parassitario. Per identificare il quadro clinico di questa problematica è necessario eseguire una biopsia e tramite l’analisi al microscopio del campione prelevato è possibile identificare il disturbo. Dal punto di vista dell’eziologia, la causa certa della cistite eosinofila non è nota, anche se si ipotizza che la sua insorgenza possa essere attribuita ad un’infezione da Schistosoma haematobium oppure dall’assunzione di alcuni farmaci soprattutto nei soggetti di età pediatrica che quindi possono risentire della penetrazione  di un elevato numero di eosinofili all’interno della vescica. Per altre informazioni si rimanda alla lettura dell’articolo Cistite interstiziale alterazione cellulare delle pareti della vescica.

Quando è richiesta la cistectomia

cistite eosinofila
cistite eosinofila

In presenza di un quadro clinico severo che implica risvolti sintomatologici gravi si può far ricorso alla chirurgia, di fatto la cistectomia è una procedura indicata a soggetti affetti da: cistite da radiazioni o da ciclofosfamide; neoplasie della vescica; tubercolosi vescicale; fistole vescicali complesse; sanguinamento irrefrenabile di origine vescicale. In base poi alla condizione patologica è possibile scegliere l’intervento più adeguato che può consistere in una cistectomia semplice; se si procedere con l’asportazione della vescica; in una cistectomia totale, che consiste nell’asportazione di vescica, prostata, vescicole seminali nell’uomo oppure consiste nell’asportazione di vescica, utero e parte anteriore della vagina nella donna; viene invece eseguita una cistectomia radicale che comprende la stessa esecuzione della totale con l’aggiunta dell’asportazione dei linfonodi regionali. Per altre notizie si rimanda alla lettura di Cistite interstiziale: come si presenta il quadro clinico.