Escherichia Coli cistite: come individuare gli antibiotici da utilizzare

Escherichia Coli cistite: a cosa serve l’antibiogramma

Il batterio ritenuto il principale responsabile delle infezioni delle vie urinarie è l’Escherichia Coli che scatena la cistite nell’80% dei casi. Le cistiti di natura batterica sono quindi da attribuire all’aggressione dell’Escherichia Coli, che viene definito il “super-mutante”, per la sua capacità di adattarsi spontaneamente a nuovi ambienti, sopravvivendo nel corpo umano e dimostrandosi resistente alle terapie antibiotiche. Questo patogeno ha sulla sua superficie delle ciglia composte da lectine che aderiscono al mannosio presente sulla mucosa vescicale e del tratto urinario, è inoltre in grado di sopravvivere in ambiente acido dove si moltiplica rapidamente. La terapia farmacologica prescritta nel trattamento della cistite si basa sull’assunzione di adeguati antibiotici  che vengono identificati attraverso un esame specifico, l’antibiogramma, grazie al quale si testa la sensibilità del microrganismo alle molecole farmacologiche. Se il soggetto affetto da cistite non trae alcun beneficio da terapie mirate e gli episodi di infiammazione si susseguono con una certa ricorrenza nell’arco dei mesi, sarebbe opportuno eseguire una cistoscopia, un esame che potrà escludere la presenza di altri fattori. Altre notizie su Escherichia coli cistite: la terapia da seguire.

L’antibioticoterapia

Escherichia Coli cistite
Escherichia Coli cistite

L’Escherichia Coli va trattato seguendo un’antibioticoterapia, utilizzato diversi antibiotici ma nel lungo periodo l’antibioticoterapia può presentare delle complicanze in quanto uccide anche la flora batterica , indebolendo le difese naturali dell’organismo che può essere soggetto a nuove infezioni. Tra gli antibiotici che vengono prescritti in caso di cistite batterica provocata da Escherichia Coli ci sono farmaci come: trimetoprim, sulfametossazolo, ciprofloxacina, nitrofurantoina. La scelta del farmaco e della durata del trattamento dipendono dal quadro clinico del paziente, in particolare, nei casi di cistite ricorrente da Escherichia Coli, la terapia da seguire si potrà prolungare per sei mesi, utilizzando una profilassi con degli specifici antibiotici. Il patogeno con il passare del tempo può sviluppare una certa resistenza agli antibiotici, si può così intervenire utilizzando dei rimedi naturali, il più importante è il D-Mannosio, estratto dal legno di betulla, si consiglia anche il succo del mirtillo rosso americano, entrambi i rimedi inibiscono l’adesione del batterio alle pareti della vescica. Anche l’uva ursina risulta efficace contro l’Escherichia Coli per la sua azione antimicrobica. Maggiori notizie su Mannosio cistite: rimedio naturale alternativo agli antibiotici.