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CTM urine: ricerca cellule tumorali maligne

CTM urine: ricerca cellule tumorali maligne

La diagnosi del tumore della vescica si serve anche di un esame come il CTM urine per evidenziare la presenza di cellule tumorali maligne, un esame diagnostico effettuato dall’unità operativa di anatomia patologica. Il tumore vescicale ha origine dall’alterazione delle cellule dell’epitelio vescicale, ovvero del sottile strato che ricopre l’interno della vescica, il cui spessore è determinato da diversi strati, per cui in base al numero di strati coinvolti si determina il punteggio e la prognosi del tumore vescicale. Il tumore vescicale si evidenzia con diverse manifestazioni quali: episodi di sanguinamento urinario di diversa entità (copioso, lieve, intermittente, continuo); irritabilità vescicale; difficoltà nella minzione oppure frequenza minzionale. La diagnosi del tumore vescicale richiede diversi esami di accertamento a partire dal semplice esame ottico; attraverso la cistoscopia si può ispezionare l’interno della vescica con uno strumento morbido dotato di telecamera; tra gli altri esami utili si può ricorrere ad un’ecografia oppure ad una TAC per poter così valutare eventuali lesioni del tratto urinario superiore ma anche per confermare la stadiazione del tumore vescicale; come completamento diagnostico si esegue il CTM per la ricerca di cellule tumorali maligne nelle urine che si esegue su tre campioni raccolti in tre mattine consecutive da associare in alcuni casi all’esame delle urine per confermare perdite ematiche microscopiche. Per approfondimenti si rimanda alla lettura di Esame urodinamico e videourodinamica con elettromiografia sfinterica.

Le possibili opzioni terapeutiche

CTM urine

Una volta diagnosticato il quadro clinico del tumore vescicale, si procede con l’asportazione della neoplasia con tecnica endoscopica per analizzare il tessuto asportato, con cui è possibile valutare anche la stadiazione. Attraverso la resezione trans uretrale della vescica si procede con la rimozione delle zone malate degli strati superficiali, dopo l’intervento si esegue la coagulazione e si posiziona un catetere vescicale con un particolare sistema di lavaggio continuo della vescica, che rimane in sede per circa 48 ore. Grazie alla diagnosi istologica che determina la stadiazione e il grado di aggressività del tumore vescicale si valuta quale opzione terapeutica intraprendere quali: instillazioni endovescicali con farmaci chemioterapici; intervento chirurgico a cielo aperto per rimuovere tutta la vescica; chemioterapia con cis-platino in associazione ad altri farmaci.

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