Cistite uva di monte come trattamento fitoterapico

Cistite uva di monte come trattamento fitoterapico

Tra i diversi rimedi fitoterapici consigliati per il trattamento della sintomatologia associata alla cistite non bisogna trascurare la tisana a base di uva di monte, una pianta frequentemente usata per lenire i disturbi associati ad affezioni infiammatorie a carico del bacino, per cui il rimedio è di grande ausilio in caso di infezioni di reni, vescica ed uretra. I principi attivi contenuti nell’uva di monte, detta anche vite idea appartenente alla famiglia Ericacee, sono rappresentati da: arbutina, narcotina, ericolina, tannini, acidi organici, pectine; questo mix di sostanze garantisce un effetto antisettico sul tratto urinario a cui si aggiunge un’azione diuretica e proprietà di tipo astringente ed antinfiammatorio. Per le infiammazioni dell’apparato urinario si consiglia l’impiego delle foglie, invece i frutti costituiti da bacche rosse di sapore acidulo amarognolo, sono indicati per il trattamento di altre problematiche che riguardano episodi di irritazione a livello intestinale ma anche per migliorare la visione crepuscolare.

Come preparare la tisana

cistite uva di monte
cistite uva di monte

Come rimedio naturale in caso di attacchi di cistite, sia acuta che cronica, può essere utile preparare una tisana a base di uva di monte, o meglio a base di foglie di uva di monte essiccate e poi tagliate finemente, con questo fitoestratto disponibile nelle erboristerie si può procedere con la preparazione di un rimedio lenitivo efficace contro i sintomi della cistite e di altre infezioni a carico delle vie urinarie. Per la preparazione di questa tisana delle proprietà disinfiammanti, antisettiche e diuretiche si devono far bollire in acqua per alcuni minuti le foglie secche della pianta, dopo aver filtrato la bevanda si possono bere una o due tazze al giorno in presenza della sintomatologia oppure come forma di prevenzione contro eventuali infezioni urinarie; anche se si tratta di un rimedio naturale è bene chiedere un consulto al proprio medico curante oppure all’erborista di fiducia per evitare possibili casi di sovradosaggio che potrebbero causare seri disturbi.