Cistite donna: le diverse forme

Cistite donna come si evidenzia il disturbo

Tra le patologie di tipo infettivo, la cistite nella donna si attesta ai primi tre posti dei disturbi più frequenti, si stima infatti che il problema colpisce in media circa tre donne su dieci nell’arco di un anno. Si tratta dunque di un problema da non sottovalutare anche ai fini della guarigione, dal momento che è fondamentale giungere presto alla diagnosi della cistite per intervenire prontamente con una terapia specifica evitando così che il disturbo diventi ricorrente proponendosi ciclicamente con sintomi cronici. Per riconoscere il problema è importante imparare a decifrare il quadro sintomatologico della cistite che si presenta  con un improvviso e frequente stimolo ad urinare accompagnato da una sensazione di dolore acuto nella zona del basso ventre e da un intenso bruciore, a volte poi si rintracciano nelle urine delle macchie di sangue. Si registra che circa il 20-30% delle donne in età adulta tende a manifestare ogni anno più casi di cistite, in particolare si evidenzia una maggiore frequenza di infiammazioni delle vie urinarie con l’avanzare dell’età: infatti le cistiti tendono a sorgere ed a diventare croniche con l’inizio dell’attività sessuale, inoltre tra i fattori che determinano una maggiore frequenza di episodi di cistite vanno segnalati la gravidanza e la menopausa. Per approfondimenti si rimanda all’articolo Cistite acuta di natura batterica nelle donne.

La classificazione delle cistiti femminili

cistite donna
cistite donna

In base alle loro caratteristiche le diverse forme di infiammazione delle basse vie urinarie nelle donne  vengono classificate dal punto di vista clinico in diversi gruppi, tenendo conto di una preventiva distinzione tra cistiti complicate, se associate ad altre patologie, ed in cistiti non complicate. Si parla di cistite semplice o acuta quando l’infezione è una forma transitoria ed è generata dall’aggressione di colonie di patogeni; i casi di cistite emorragica si evidenziano quando il problema ha un’origine infettiva della vescica intaccando i capillari della sottomucosa, spesso questa forma di cistite è determinata dalla radioterapia e dall’assunzione di alcuni farmaci. Si parla invece di cistite ricorrente quando l’infezione tende a diventare recidiva; nei casi più gravi invece si evidenzia la cistite interstiziale, che colpisce soprattutto le donne: a differenza di altre forme di cistite non è causata da batteri, inoltre non può essere trattata con terapie farmacologiche convenzionali antibiotici. Per approfondimenti si rimanda all’articolo Cistite rapporti sessuali: l’infiammazione post coitale.