Casi di cistite farmaco-indotta

Casi di cistite farmaco-indotta

Talvolta l’insorgenza delle infezioni alle basse vie urinarie può rappresentare un effetto collaterale, di fatto si registrano casi di cistite farmaco-indotta: il processo eziologico che può portare allo sviluppo del quadro clinico della cistite soprattutto nei soggetti di sesso femminile può essere favorito dall’assunzione di alcuni farmaci che possono provocare un’infiammazione a livello vescicale a cui ascrivere la conseguente cistite. Pur trattandosi di una forma non infettiva, la sintomatologia che caratterizza l’infezioni alle vie urinarie dovuta a cause di tipo farmacologico è simile alla cistite batterica, per cui il soggetto lamenta: dolore pelvico associato, sensazione di bruciore che diventa più acuta durante la minzione, persistente stimolo ad urinare. Per maggiori informazioni si rimanda alla lettura dell’articolo Cistite emorragica infettiva e non infettiva: terapia farmacologica

Gli effetti negativi che possono suscitare il trattamento antitumorale

casi di cistite farmaco-indotta
casi di cistite farmaco-indotta

In genere, tra i principali presidi medici che possono provocare il delinearsi di casi di cistite farmaco-indotta ci sono  due farmaci: la ciclofosfamide e l’ifofosfamide, che vengono prescritti nel trattamento antitumorale. Nello specifico la terapia a base di ciclofosfamide ha evidenziato una significativa percentuale di episodi di cistite emorragica acuta e cronica: di solito la forma acuta tende a palesarsi in qualsiasi momento del trattamento farmacologico, invece la forma cronica si riscontra più comunemente dopo la sospensione del farmaco. La conseguente insorgenza della cistite emorragica dovuta all’assunzione di questo farmaco è da imputare alla stessa tossicità uroteliale della ciclofosfamide ed in particolare ad un suo componente chimico: l’acroleina. Per quanto riguarda invece gli effetti negativi dell’ifofosfamide, anche in questo caso si possono riscontrare nei pazienti che seguono una terapia antitumorale episodi di  cistite emorragica dovuti alla stessa tossicità urologica del presidio medico da attribuire alla sua composizione con metaboliti che vengono normalmente escreti per via renale. Maggiori notizie si trovano su Cistite emorragica e terapia farmacologica.