Analgesico deludente nella cura della cistite interstiziale

Analgesico-deludente-nella-cura-della-cistite-interstiziale
Analgesico-deludente-nella-cura-della-cistite-interstiziale

Analgesico inefficace per la cistite interstiziale

Analgesico-deludente-nella-cura-della-cistite-interstiziale
Analgesico-deludente-nella-cura-della-cistite-interstiziale

L’analgesico PD-0299685, nuovo ligando dei canali del calcio
alfa2delta ancora in via di sviluppo, si è rivelato inefficace
nel diminuire il dolore ed altri sintomi tipici della cistite
interstiziale. Nonostante tale analgesico abbia delle
potenzialità indiscusse, ha ancora bisogno di essere
migliorato nei suoi standard di tollerabilità. Non a caso
infatti in uno degli ultimi esperimenti effettuati sull’uso
dell’analgesico per curare la cistite interstiziale, è emerso che
la somministrazione della dose ottimale ha generato troppi
effetti collaterali. La cistite interstiziale, conosciuta anche
come sindrome del dolore pelvico, è una malattia cronica
della vescica che comporta dolore, urgenza e frequenza nella
minzione soprattutto per quanto concerne le ore notturne.

Studio di ricerca sull’analgesico PD-0299685

In supporto della convinzione che l’analgesico PD-0299685
abbia comunque delle peculiarità, ne sono state studiate in
maniera approfondita efficacia, tollerabilità e sicurezza. Lo
studio di controllo ha preso in esame quasi duecento soggetti
affetti da cistite interstiziale, essi sono stati curate per dodici
settimane con il nuovo analgesico.
Il trattamento effettivamente ha sortito effetti positivi sui
sintomi della patologia in questione, soprattutto nelle
situazioni di dosaggio più elevato; decremento del dolore,
disturbi del sonno e frequenza notturna della minzione sono
migliorati con la somministrazione costante dell’analgesico
PD-0299685, ma tali progressi sono anche andati
gradualmente a scemare verso la fine dell’esperimento. In
più sono stati numerosi e più o meno gravi gli effetti
collaterali della somministrazione: vertigini, sonnolenza e
nausea. Da questo studio quindi è emerso che un maggiore
approfondimento delle caratteristiche tecniche e fisiche
dell’analgesico PD-0299685 garantirà in futuro di ottenere
risultati migliori e privi di controindicazioni sui pazienti
protagonisti del trattamento. Insomma seppur il farmaco in
questione non sia ancora del tutto ottimale nelle sue
funzioni, comunque si sono aperti vasti ed utili orizzonti per
la cura della cistite interstiziale.